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le torte? | 163 |
dono alla Maestà Vostra,” disse, “se vengo così impacciato; ma il fatto sta ch’io non avea finito ancora di prendere il tè quando fui chiamato.”
“Avreste dovuto finirlo,” rispose il Re. “Quando avete cominciato a prenderlo?”
Il Cappellaio guardò la Lepre-marzolina che l’avea seguito al Tribunale andando a braccetto col Ghiro. “Credo, al quattordici di Marzo,” disse il Cappellaio.
“Al quindici,” sclamò la Lepre-marzolina.
“Al sedici,” soggiunse il Ghiro.
“Notate queste cose,” disse il Re ai giurati, e questi si misero a scrivere con molta premura e tre date, sopra le lavagne, e poi le sommaronol riducendole a lire e centesimi.
“Cavatevi il cappello,” disse il Re al Cappellaio.
“Non è mio.” rispose il Cappellaio.
“È rubato!” sclamò il Re, rivolto a’ giurati, i quali subito presero nota del delitto.
“Ne tengo per venderli,” soggiunse il Cap-