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106 | un tè di matti. |
“Del melazzo,” rispose il Ghiro, senza riflettere punto questa volta.
“Ho bisogno d’una tazza pulita,” interruppe il Cappellaio; “avanziamo tutti d’un posto avanti!”
E mentre parlava, si mosse, e il Ghiro lo seguì: la Lepre-marzolina occupò il posto del Ghiro, e Alice prese, contro voglia, il posto della Lepre-marzolina. Il solo Cappellaio profittò di quel mutamento: e Alice si trovò peggio di prima, perchè la Lepre-marzolina avea rovesciato il bricco del latte nel suo tondo.
Alice non voleva offender di nuovo il Ghiro, e disse con molta delicatezza: “Non capisco bene. Da dove traevano il melazzo?”
“Ella sa trarre l’acqua dal pozzo d’acqua, non è vero?” disse il Cappellaio; “ebbene si può cosi trarre melazzo da un pozzo di melazzo — eh! stupidina!”
Questa risposta accrebbe talmente la confusione d’Alice, che ella permise al Ghiro di continuare, senza interromperlo più.