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un tè di matti. 103

“Ma come fate quando venite a ricominciare da capo?” Alice ardì domandare.

“Se mutassimo il discorso,” disse, sbadigliando, la Lepre-marzolina. “Cotesto costì mi secca mortalmente. Vorrei che la Signorina ci raccontasse una storiella.”

“Temo di non saper contarne alcuna,” rispose Alice un poco intimorita.

“Allora il Ghiro ce ne dirà una!” gridarono entrambi. “Risvegliati, Ghiro!” E lo punzecchiarono da’ due lati.

Il Ghiro aprì lentamente gli occhi, e disse con voce debole e rauca, “Non dormiva, io! Non m’è scappata neppure una parola di quello che dicevate.”

“Raccontaci una novella!” disse la Lepre-marzolina.

“Di grazia, ce ne dica una!” supplicò Alice.

“E fa’ presto," soggiunse il Cappellaio, “se no ti raddormenterai prima di finirla.”

“C’erano una volta tre sorelle,” cominciò in gran fretta il Ghiro, “e si chiamavano Elce, Clelia e Tilla; e dimoravano nel fondo d’un pozzo — ”