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96 un tè di matti.

“Intende dire che potrà trovare la risposta?” domandò la Lepre-marzolina.

“Sicuramente,” rispose Alice.

“Ebbene dica quel che intende,” disse la Lepre-marzolina.

“Ecco,” riprese Alice, in fretta; “almeno — almeno intendo quel che dico — e ciò vale lo stesso, capite.”

“Niente affatto lo stesso!” disse il Cappellaio. Sarebbe come dire, “‘Veggo quel che mangio’ è lo stesso di ‘Mangio quel che veggo?’”

“Sarebbe come dire,” soggiunse la Lepre-marzolina. “‘Mi piace ciò che prendo,’ è lo stesso che ‘Prendo quel che mi piace?’”

“Sarebbe come dire,” aggiunse il Ghiro che parea parlasse nel sonno, “‘respiro quando dormo’ è lo stesso che ‘dormo quando respiro?’”

“E lo stesso per voi,” disse il Cappellaio, e quì la conversazione cadde, e tutti sedettero muti per poco tempo, mentre Alice cercò di ricordarsi tutto quel che sapea su’ corvi e su’ coccodrilli, ma non era molto.