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86 porco e pepe.


la porterò a casa?” allorchè grugnì di nuovo, e tanto forte, che tutta spaventata si mise a riguardarla in faccia. Questa volta non c’era più dubbio; era un porcellino bell’e buono, ed essa fu persuasa che non c’era più ragione di portarlo oltre.

Così depose quella creaturina a terra, e si sentì sollevata quando la vide trottare via quietamente verso la foresta. “Se fosse cresciuto,” disse fra sè, “sarebbe stato un bruttissimo ragazzo; ma diventerà un bellissimo porco, credo.” E riandò con la memoria a certi fanciulli che conosceva, i quali potrebbero essere buonissimi porcellini, e stava per dire, “se uno conoscesse il vero modo di mutarli — ” quando trasaltò un poco di paura veggendo il Ghignagatto, accoccolato sopra un ramo d’albero, a pochi metri di distanza.

Il Gatto fece soltanto un ghigno quando vide Alice. Sembra di buon umore, pensò; ciò non di meno ha le unghie troppo lunghe, ed ha troppi denti, perciò bisognerà trattarlo con molta deferenza.