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90 Capitolo decimo.

— Un turcomanno, che stamani è venuto qui ad assistere alle feste. Si dice che il governatore russo del Turchestan prepari anzi una spedizione per punire severamente le tribù dei Bechs, che si sono ribellate all’Emiro di Bukara. —

In quel momento un galoppo fragoroso, che si propagò rapidamente attraverso le strette viuzze della borgata, fece balzare vivamente in piedi il beg e Tabriz.

— Ritornano! — esclamarono entrambi.

Abei era diventato un po’ pallido ed una improvvisa ansietà si era dipinta sul suo viso.

— Sono essi, padrone! — gridò Tabriz, correndo verso la porta. — La riconducessero almeno! —

Anche Abei si era rialzato e, per non tradire la sua emozione, si era abbassato sulla fronte il ricco turbante, tirandosi innanzi le due larghe fasce multicolori che gli pendevano sulle spalle.

Il galoppo era cessato, ma giù nella via si udivano numerose persone a vociare. Domande e risposte s’incrociavano fra i cavalieri e gli abitanti usciti tutti nelle vie e sulle terrazze.

Tabriz aveva appena aperta la porta, quando Hossein comparve coperto di polvere ed il viso disfatto da un dolore così intenso, che Abei fu costretto, a volgere altrove gli occhi.

Il vecchio beg gli mosse incontro, stringendoselo al petto.

— Nulla, è vero? — chiese.

— Fuggiti, padre, portando con loro la mia felicità, — singhiozzò il giovane. — I miserabili!... che cosa aveva fatto loro Talmà?... Ah padre!... Mi pare che il mio cuore se ne vada a pezzi!...

— Noi sapremo ritrovarla, Hossein.

— Ma forse non più viva, — disse il giovane con un rauco singhiozzo. — Ho sete di sangue, padre!... Bisogna che uccida!...

— Le uccideremo queste maledette Aquile, te lo prometto, Hossein, dovessi consumare tutta la mia fortuna.

Intanto sappiamo dove i rapitori si dirigono e questo è già molto.

— Sì, a Kitab.

— No, t’inganni, a Samarcanda, — disse il beg.

— Chi te lo ha detto? — gridò il giovane.

— Il mestvires, che io ho fatto morire fra le strette del gesso poche ore or sono; quel miserabile era la spia delle Aquile.

— Quel miserabile ti ha ingannato, padre.