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Il campo degli Illiati. 95

In tal caso ti lascio libertà di dare addosso a quegli odiati moscoviti.

— Va bene, padre.

— In sella, figliuol mio, e non dimenticarti che io aspetto il tuo ritorno con angoscia. —

Gli mise una mano sul capo e lo congedò, dicendogli:

— Hai la mia benedizione; Allah l’ha concessa alle mie mani. —

Hossein, Abei e Tabriz salirono sui cavalli, e la truppa partì al trotto, fra i saluti delle donne affollate sulle terrazze e gli spari dei Sarti, dirigendosi verso oriente, trovandosi Kitab nel Kanato dell’Emiro di Bukara.

Dieci minuti dopo, i cinquantatrè cavalieri galoppavano già sulla steppa, premurosi d’attraversare l’Amu-darja che è, si può dire, l’unico fiume che attraversa quelle sterminate pianure e che serve di frontiera alle tribù turcomanne indipendenti.

Fin dove giungevano gli sguardi non si scorgevano che erbe ed erbe.

Nella steppa gli abitanti sono piuttosto rari e non s’incontrano che là dove scorre qualche fiumiciattolo o dove si trova qualche stagno, non essendovi nelle altre parti acqua sufficiente per abbeverare i cammelli ed i montoni, i quali formano l’unica ricchezza delle tribù turaniche.

Distese immense che potrebbero nutrire mandrie sterminate, non contano nemmeno dieci famiglie nomadi, mentre vi potrebbero vivere comodamente centomila persone, perché quel suolo è tutt’altro che ingrato.

L’acqua non manca nel sottosuolo: basterebbe costruire dei pozzi artesiani e quelle lande, oggi inutili, potrebbero diventare il granaio dell’Asia.

La truppa procedeva su una lunga linea, ad un trotto moderato con Tabriz e Hossein alla testa. Abei invece, che pareva non amasse troppo la vicinanza del cugino, dopo i fatti avvenuti era passato in coda, col protesto di impedire che qualche cavaliere disertasse.

Hossein, in ventiquattro ore, pareva che fosse invecchiato d’un paio d’anni. Non era più il giovane ardente di prima, che cavalcava con una maestria da far invidia ai più famosi cavalieri della steppa, con quell’aria marziale che faceva tremare i banditi più audaci e che li metteva in fuga colla sua sola presenza.