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CCXLV.
CHIARO MEDESIMO
Madonna, di cherere
Merzè non fino mai,
A ciò, che sia vertate1
Che rengna in gientil2 core.
Nè ’l cor3 non à valere
Nè poco ned assai,
Se non à im se pietate
O volontà d’amore.
En voi è ’l cor4 gientile,
Valore, e piacimento,
Di presgio il compimento
Più d’in altra vivente:
Dunqua, s’io son5 cherente
Merzè a voi, amorosa,
Dovete esser6 pietosa,
16Chè fina donna aiuta7 suo servente.
Madonna, s’io vi chero
Umilmente8 merzede,
Or nom perda in voi prova
Sua nobel9 sengnoria:
Chè per merciede spero10
Ciò che ’l core mio crede,