Pagina:Le antiche rime volgari I.djvu/28


— 5 —

     A voi, donna spietata,
     Com’io so’ inamorato;
     Ma creio ch’i’ dispiacieria a voi pinto.1
     Poi c’a me solo, lasso!
     Cotal ventura è data,
     Perchè non mene lasso?2
     Non posso: di tal guisa amar m’à vinto.3
     A Deo! c’ora venisse4
     Alo me’ cor ch’uscisse
     Com’encarnato tutto,
     E no’ diciesse mutto — a voi, sdengnosa:
     Ch’Amore a tal [m’] adusse,5
     Cà se vipra ivi fusse6
     Natura perderìa:
     80A tal lo vederla, — fora pietosa.7


67 sono — 70 cotale — 72 tale... amare — 74 core — 75 tuto — 76 motto... sdengasa. Il c. B.: sdegnasa — 78 fosse — 80 A tal o v.


  1. 68 La Giunt.: Ma credo che dispiacerei voi pinto.
  2. 71 La Giunt. e Nann.: minde.
  3. 72 La Giunt. e gli altri: Amor.
  4. 73 La Giunt.: Ben vorria ch’avvenisse Che lo meo core escisse.
  5. 77 Aggiungo l’m seguendo le stampe anter.
  6. 78 La Giunt.: se vipera fosse che l’Occhi e il Nann. correggono in fusse.
  7. 80 La Giunt., il Nann. e il Val. concordemente: Ella mi vederia, fora pietosa.