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XVII

il 1265 e il 1275, contenendo le poesie di non meno di cento trovatori italiani, tutti anteriori a Lapo Gianni, a Cino, a Guido e a Dante Allighieri„ (Poesie italiane inedite di dugento autori, Prato Guasti, 1840, I, p. LXVI). Ma che tal asserzione fosse erronea fu mostrato dal Visconte Colomb de Batines nel N. 14 dei Ricordi Filologici e Letterarj, con queste parole: „Parlando del prezioso codice vaticano 3793, cui il Trucchi mal chiama in foglio, perchè è in quarto, e’ dice che per molte ragioni, cui ha cura di non manifestare, si può francamente affermare che fu scritto fra il 1265 e il 1275. Io comincerò dall’impugnare il fatto paleograficamente: e poi farò notare al signor Trucchi che al foglio 99 di esso codice si legge la canzone di Dante: Donne che avete intelletto d’amore. Ora, essendo Dante, secondo la comune opinione, nato nel 1265, non poteva aver composto quella canzone mentre bagnava ancor le labbra alla mammella, o avendo al più 10 anni. Il codice dunque, non può essere stato scritto tra il 1205-1275; e di fatto un allievo della scuola delle carte di Parigi, al cui giudizio ho sottoposto quel codice, lo reputa degli ultimi anni del secolo Xlll, o de’ primi del XIV„.

Maggiori ragguagli troviamo in uno scritto del Prof. Giusto Grion, ove si dà anche l’indice