cora si ponga mente, che quando non fossero esistite quelle speciali ragioni, il Comune avrebbe potuto intitolare altrimenti questa nuova Vicinia costituita nel 1263, senza creare l’anomalia, che la chiesa, da cui aveva nome, venisse a trovarsi entro i confini di altra Vicinia: come si fe’ per quella di Antescolis, appena la chiesa di S Maria divenne cittadina, e per quella di Arena, appena venne separata dall’altra di S. Agata e alla quale si applicò l’antichissimo nome, che tutta abbracciava quella località1; in ultima analisi, dando altra denominazione al nuovo Vicinato staccato da quello di S. Alessandro, avrebbe potuto dichiarare per esso, come fece per gli altri, che la chiesa di S. Alessandro, la quale antecedentemente era il nucleo di un’unica Vicinia, continuava ad essere comune fra le due Vicinie, in cui questa venne divisa. Ma la ragione parmi di coglierla in ciò, che sebbene, quando nel 1171 il vescovo Guala accordò ai Crociferi di porre loro stanza in Bergamo, abbia anche concesso loro di fabbricare una chiesa sotto il titolo di S. Maria2, nullameno questa non sia stata eretta dalle fondamenta, ma solo siasi ampliata una già prima esistente e sacra al nome di s. Leonardo3; onde in fatto, e per rispetto ad un preesistente stato di cose, e perchè forse, come non ne mancano altri esempi, i Vicini stessi principalmente sieno concorsi a quell’ampliamento, sia stato conservato il titolo antecedente; per il che, per gli obblighi che in tal guisa continuò la Vicinanza a mantenere verso quella
- ↑ Perelassi p. 33 seg.
- ↑ Lupi II, 1263.
- ↑ Ronchetti III, 147.