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Vicinati stessi, quanto anche dalla circostanza, secondo me degna di nota, che negli Statuti del 1353 e del 139l il numero delle Vicinie è mantenuto uguale a quello recato dagli Statuii del 1263 e del 1331, ma l’ordine della loro descrizione non è più mantenuto in alcun rapporto coi confini dei quartieri cittadini1. Le sole Vicinie spettanti alle Porte di S. Andrea e di S. Stefano rimasero inalterate; in tutte l’altre regna sotto questo punto di vista la massima confusione, che si rende poi ancor più generale nello Statuto nel 14932.

Non solo adunque questo disordine si mantiene in tutti gli Statuti posteriori a quello del 1331, ma in essi ravvisiamo anche altre modificazioni. Imperocchè essendosi riuniti in uno solo i due Vicinati di S. Grata e di Canale, come lo erano in origine, e quelli di S. Antonio e di S. Giovanni dell’Ospitale, nello Statuto del 1453 le nostre Vicinanze si trovano ridotte solo a venti3. Queste poi discesero a diciannove per la riunione delle due vicinie di S. Giovanni e di Arena, la quale ci è attestata dallo Statuto del 1491 approvato nel 1493 ed edito nel 17274: ed anche nella Ducale 21 Aprile 1517, con cui si danno le norme per la ricostituzione del maggior Consiglio della nostra città, è tenuto questo pel numero legale delle nostre Vicinanze5.


  1. Stat. 1353, 16 § 103 seg.; Stat. 1391, collat. 7 (manca la numerazione dei capitoli)., Mss. in Bibliot.
  2. Stat. 1493 p. 418 seg.
  3. Stat. 1453, 7 §§ 77-98.
  4. Stat. 1493, 12 cc. 1-19 pp. 418 seg.
  5. Stat. cit. p. 490 seg.