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una fonte di numerose industrie creò nuovi e popolosi centri di abitazioni, allora anche il numero dei Vicinati deve di certo essersi accresciuto; ai vecchi ne furono aggiunti di nuovi, dimezzando i maggiori e rimutandone in qualche parte i confini, di guisa che a poco a poco si venne a quel numero, che, salve poche modificazioni, rimase quasi costante per quanto essi ebbero vita. Questo ci è lasciato ammettere apertamente dallo Statuto del 1263, dove si accenna alle Vicinancie tam veteres quam nove civitatis et suburbiorum Pergami1; ai veteres confines della Vicinia di S. Salvatore2, dove il vicinato di S. Antonio foris è chiamato senz’altro Vicinia nova3, dove infine, come già avvertii, è detto apertamente che prima del 1263 quelle di S. Agata e di Arena formavano una sola Vicinia4.
Questi cambiamenti non possiamo seguirli fin da principio; però ci appariranno evidenti nel periodo dal 1251 al 1263. Perocchè, a non voler tener conto dell’isolato accenno a qualche Vicinia che troviamo nei documenti della prima metà del secolo decimoterzo, o di quelle indicazioni affatto generali, che ce ne lasciano ammettere la esistenza, e nulla più, alla stessa epoca, come nel giuramento della Società del popolo del 12305, dei nostri Vicinati non abbiamo la prima e completa enumerazione che negli atti di pace del 1251 fra Brescia e Bergamo, dove leg-