Pagina:Le Vicinie di Bergamo.djvu/40

18

quello di S. Vigilio1. Sebbene tutto lasci ammettere che S. Vigilio, al pari dell’altre cappelle urbane e suburbane, dovesse formare una Vicinia ecclesiastica, nullameno amministrativamente non costituì un distinto Vicinato cittadino. E malgrado ciò, quei vicini in un’epoca anteriore al 1244 aveano fatto ordinamenti speciali per la sicurezza delle loro terre, ai quali il Comune accordò la sua sanzione2; onde vediamo primamente, come la Vicinia ecclesiastica fu quella su cui si impernò la civile, poichè, sebbene quello di S. Vigilio non costituisse un Vicinato propriamente cittadino, ma solo facesse parie di quello più vasto di S. Grata, nullameno dalla stessa sua esistenza puramente ecclesiastica attingeva la ragione di provvedimenti, che a questa erano totalmente estranei; il che ci dimostra quasi la genesi anche di tutti gli altri Vicinati e la ragione per la quale il Comune credette di poterli trarre nella sfera della sua azione. In secondo luogo vediamo, che ciònonostante il Comune non credette di scindere questo da quello di S. Grata, come fece dopo il 1251, e in pari tempo ci si fa aperto, che non potremmo con sicurezza affermare quanti fossero nel secolo decimosecondo i Vicinati cittadini fondandoci unicamente sul numero delle Vicinie eclesiastiche esistenti in quell’epoca3.

  1. Lupi II, 991, 1043, 1063.
  2. Stat. an. 1248, 12 § 21 in H. P. M. XVI, 2, 1993.
  3. Però il Vicinato di Canale, separato dopo il 1251 da quello di S. Grata, dovette in ultima analisi rispondere alla più antica Vicinia di S. Vigilio, onde qui possiamo seguirne la genesi in questi tre stadii: Vicinia puramente ecclesiastica; Vicinia che provvede alla sicurezza dei fondi; costituzione separata in Vicinia cittadina con tutti gli oneri inerenti.