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LE VICINIE DI BERGAMO
La divisione delle città in quartieri o sestieri (Portae) è antichissima, e dall’Agnello, scrittore del nono secolo, ci è già attestata per Ravenna intorno al 690, laddove, narrando di una finta battaglia, cominciata per giuoco, poi degenerata bentosto in un sanguinoso combattimento, indi in uno spaventevole massacro, scrive: «contigli eo tempore ut Tiguriensis porta iniret certamen cum Pusterula, que vocatur Summus Vicus1.» A quelle del biografo ravennate corrispondono altre indicazioni. Così in una carta lucchese del 739 troviamo: Iustu aurifice de porta s. Gervasii2; in altra milanese del 843 fra le soscrizioni vi ha pure quella di Leoni de civitate Verona de porta s. Firmi3, e nel 847 in un atto pur milanese è soscritto Rachifrit pellegrario de porta ticinensis4.