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queste due date cominciava il suo reggimento effettivo. Nella perfetta ignoranza delle condizioni nelle quali fu posto assieme questo Giuramento è difficile poter dire qualche cosa di sicuro su quella data del primo Agosto; e s’io più innanzi arrischierò una induzione, non tenterò attribuire ad essa maggior valore di quello possa meritarsi in mezzo a così deplorevole mancanza di documenti e di notizie.

L’andamento generale di questo Giuramento, specialmente in sul principio, farebbe supporre sia uscito dalle lotte civili che, scoppiate nel Maggio del 1226, per tre anni tennero sossopra e insanguinarono la nostra città1; in generale in molti brani si ravvisa lo stesso scopo, che troviamo nel giuramento della Società del Popolo sorta da quelle lotte2; e avremmo già in questo punto un dato per istabilire l’epoca del nostro Atto, se alcune considerazioni non me lo facessero ritenere anteriore. E dapprima osservo, che non si può ammettere a niun conto si fosse continuato a mantenere nel Giuramento delle Vicinie il vincolo sacramentale della osservanza di certe disposizioni, dopo che queste erano già passate nello Statuto del Comune con una sanzione penale. Così il brano: Si sum becarius vel fuero ego non emam nec vendam me sciente cet. trova la quasi letterale e corrispondente disposizione sotto la data del 1236 nello Statuto vecchio, ove si legge: Et quod (becarii) non vendent carnem vitiosam nec morbosam, nec unam carnem pro altera. Item addimus cet3; e quando quel giura-

  1. Miscell. di Stor. It. V, 226, dove è riprodotta la Cronachetta Bergom.. ma dove le date vanno rettificate.
  2. Stat. 1248. 13 § 51 col. 2015 seg.
  3. Stat. cit. 13 § 17 col. 2004.