cinia ecclesiastica propria di S. Vigilio non abbracciasse tutta la estensione attribuita al Vicinato puramente civile di Canale. Questo parmi provato anche con ciò, che lo Statuto vecchio parla dell’ordinamentum factum per homines habitantes in monte s. Vigilii et Valle Astini et eius pertinentiis1; il che dimostra che, sebbene la rubrica di quel capitolo accenni soltanto ai Vicini montis s. Vigilii, tuttavia questa sola denominazione non si estendeva a molte altre località, le quali all’incontro vennero in seguito comprese sotto l’appellazione di Canale. E questo non è difficile ammettersi quando si consideri, che nella Valle d’Astino, in concorso alle peculiari condizioni topografiche, la chiesa e il monastero, eretti in principio del secolo duodecimo, doveano già aver formato un centro di unione fra quelle sparse abitazioni, ed aver creato rapporti, che si estrinsecavano anche nell’uso e nella manutenzione della fonte comune, la quale forniva l’acqua a quel monastero ed a quegli abitanti2. Forse esistevano anche altri gruppi separati che lo Statuto chiamò pertinentie di Astino e di S. Vigilio; ed invero, sotto la denominazione di Canale, oltre alle abitazioni disseminate sul Monte S. Vigilio propriamente detto, intendevansi comprese anche Fontana e Valle Marina, situate su versanti affatto opposti. Che se il territorio suburbano, sul quale s’estendevano queste ed altre Vicinie, s’era allargato colla aggregazione di piccoli vici, che
- ↑ Stat. 1248, 12 § 21 col. 1993.
- ↑ Pergam. in Bibl. n. 2491; Stat. 1248, 15 § 21 da completarsi con Stat. 1331, 15 § 40. Nella parte più vecchia dello Statuto di Brescia del secolo XIII non si nominano le Vicinie che nei rapporti delle pubbliche fontane; H. P. M. XVI, 2, 1584 (156): cfr. 1584 (182).