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muni di fuori erano assegnate Some 2600, alla città Some 520 di sale1, come d’altra parte nel 1365 non troviamo che accennato complessivamente alla città ed ai Comuni ad essa aderenti ed alle Valli di S. Martino, Brembana, Seriana superiore e Seriana inferiore2; ma abbiamo ogni ragione per ammettere, che in ultima analisi le cifre complessive spettanti a tutto il territorio saranno state divise su Comuni e Vicinie, e che anche a queste saranno toccate tutte le operazioni dì riparto sulle singole famiglie della quota di sale ad esse assegnata. E ciò è tanto vero, che nei conti della Vicinia di S. Pancrazio del 1318 troviamo: Item den. 4 in papiro super quo extracti fuerunt Vicin. de talia salis; item sol. 12 datis Betino de Capitaneis qui exemplavit Vicinos de Vicinia in sex partibus pro facere talliam sallis et facere stemum l’extimum, come pare, di ciascuna famiglia pel corrispondente riparto. Ed indi: item sol. 3 datis Capuzino de Puteo per facere tayare stemum, ed altri due pagamenti pro suprascripta causa. Item sol. 7 datis in duobus quaternis per facere exemplare taliam salis conductoribus3. Da queste poche citazioni vediamo, che alla Vicinia era assegnata una quantità fissa di sale in base ai criterii sui quali era fondata la gabella generale: che ad essa spettavano i riparti fra le singole famiglie, e siccome ancora nel 1365 questa imposizione nella città si pagava ogni due mesi a cominciare dal 5 Febbraio di ciascun

  1. Contract. cit
  2. Celestino a. l. c.
  3. Acta an. 1218 in Bibl. Stemum, indubitatamente corruzione da extimum, riferivasi più propriamente al Sale morto, di cui più sotto. V. p. 111 nota 2.