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in exercitu de Rumano super spiis et nunciis... dicti exercitus, quod sine retencione alicuius mediani pro soldo.... des et solvas soldos 5... servitori Comunis pro solutione fatige eius andate ad partes de Colonio et de Urniano et de Martinengo ad portandum literas... similiter sol. 5 Marino de Cumsaggis de Caravagio expensator ad emendum ligna operata ad faciendum cassam trebuchi com. Pergami... similiter... imper. Zeruto de Rumano cum tribus sociis, qui fecerunt custodiam... ad guadum de Navarazia et ad Zoppellum de Covo.

Che se i Vicinati erano la base delle suddivisioni dell’esercito cittadino, sulla stessa base il Comune ripartiva anche il numero de’ cavalli e ronzini, secondo che la necessità dettava. Così in una carta del 1326 troviamo: cum provisum sit pro comuni Pergami... quod centum equi ab armis cum totidem ronzinis imponerentur cet1; ma un fuggevole cenno dei conti del 1287 della Vicinia di S. Pancrazio mi lascia supporre, che il riparto fosse addossato alle Vicinie, poichè ivi fra le spese vi ha anche quella pro quadam carta occasione equorum impositorum pro comuni Pergami2.

Ma le Vicinie non solo a questo, sibbene bisognava provvedessero anche all’armi. Quindi è che nei

  1. Arch. Miser. carta 241 in Mazzoleni lib. A.
  2. Acta I qu. 4. E la cosa non poteva correre diversamente, se il servizio a cavallo fondavasi sulla entità degli averi del cittadino (Stat. 1248, 9 § 20 col. 1938), e se in ragione di essi era imposto anche il numero di cavalli che ognuno dovea zenere a disposizione del Comune (Pertile II, 1, 405): operationi queste, che doveano avere per base l’estimo, in cui, come vedremo, la Vicinia avea una parte grandissima. V. anche Ricotti, Mem. cit. p. 157, 160 seg.