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CINO DA PISTOIA |
Fanno nel cielo gli occhi al mio cor scorta,
Fermandol nella fé d’Amor più forte,10
Quando riguardan lo suo novo viso;
E tanto passa ’n su ’l desïar fiso,
Che ’l dolce imaginar gli darìa morte,
Sed e’ non fosse Amor che lo conforta.
XLIX
Quanto più fiso miro
Le bellezze che fan piacer costei,
Amor tanto per lei
M’incende più di soverchio martìro.
Parmi veder in lei, quand’io la guardo,5
Tutt’or nova bellezza
Che porge agli occhi miei novo piacere.
Allor m’aggiunge Amor con un suo dardo,
E con tanta dolcezza
Mi fiere il cor, ch’io non so più tenere10
Ched al colpo non cali,
E dico — O occhi, per vostro mirare
Mi veggio tormentare
Tanto ch’io sento l’ultimo sospiro.
L
Poi che saziar non posso gli occhi miei
Di guardar a madonna il suo bel viso,
Mirerol tanto fiso,
Ch’io diverrò beato lei guardando.
A guisa d’angel, che di sua natura5
Stando su in altura
Divien beato sol vedendo Dio,
Così, essendo umana creatura.
Guardando la figura
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