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RIME


XXXII


     Amor che ha messo ’n gioia lo mio core
Di voi, gentil messere,
Mi fa ’n gran benignanza sormontare:
Et io nol vo’ celare,
5Come le donne per temenza fanno.
     Amor mi tiene in tanta sicuranza,
Ch’in fra le donne dico ’l mio volere,
Come di voi, messer, so ’nnamorata;
E come ’n gioia mia consideranza
10Mostro, che per sembianti il fo parere
A voi, gentil messere, a cui son data.
E s’altra donna contr’al mio talento
Volesse adoperare,
Non pensi mai con altra donna gire;
15Et io lo fo sentire
A chi di voi mi volesse far danno.
     Non ho temenza di dir com’io sono
Allo vostro piacer sempre distretta.
Sì la baldanza d’Amor m’assicura;
20E quando con altrui di voi ragiono.
Lo nome vostro nel cor mi saetta
Una dolcezza che lo cor mi fura.
E non è donna che me ne riprenda;
Ma ciascheduna pare
25Che senta parte dello mio desìo:
E questo è quel per ch’io
Temo di perder voi per loro inganno.



XXXIII


     Quando Amor gli occhi rilucenti e belli,
C’han d’alto foco la sembianza vera,
Volge ne’ miei, sì dentro arder mi fanno,
Che per virtù d’Amor vengo un di quelli
5Spirti che son nella celeste sfera,



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