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RIME

     15Noi proviamo che in questo cieco mondo
Ciascun ci vive in angosciosa noia,
Chè in ogni avversità ventura il tira:
Beata l’alma che lassa tal pondo
E va nel ciel dov’è compita gioia!
20Gioioso il cor fuor di corrotto e d’ira!
Or dunque di che il vostro cor sospira,
Che rallegrar si dee del suo migliore?
Chè Dio nostro signore
Volle di lei, come avea l’angel detto,
25Fare il cielo perfetto:
Per nova cosa ogni santo la mira,
Ed ella sta dinanzi alla salute.
Ed in vêr lei parla ogni virtute.
     Di che vi stringe il cor pianto ed angoscia,
30Chè dovreste d’amor sopraggioire,
Chè avete in ciel la mente e l’intelletto?
Li vostri spirti trapassâr da poscia
Per sua virtù nel ciel: tal è il desire,
Che amor là su li pinge per diletto.
35O uomo saggio, oh Dio!, perchè distretto
Vi tien così l’affannoso pensiero?
Per suo onor vi chiero.
Che all’egra mente prendiate conforto,
Nè aggiate più il cor morto
40Nè figura di morte in vostro aspetto:
Perchè Dio l’aggia allocata fra i suoi.
Ella tutt’ora dimora con voi.
     Conforto già conforto l’Amor chiama,
E Pietà prega — Per Dio, fate presto: —
45Or v’inchinate a sì dolce preghiera,
Spogliatevi di questa vesta grama,
Da che voi siete per ragion richiesto;
Chè l’uomo per dolor more e dispera.
Come vedreste poi la bella ciera,
50Se vi cogliesse morte in disperanza?
Di sì grave pesanza
Traete il vostro core omai, per dio!
Che non sia così rio
Vêr l’alma vostra, che ancora ispera


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