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GUIDO DAL PALAGIO




A FIORENZA


     O sacro terzo ciel, col tuo valore
Riscalda sì il mio ingegno frale,
Che nel diritto segno
Suoni la lingua come il cor disìa.
5Io dico a te, possente sir d’amore,
A cui per grazia lagrimando vegno,
Che tu mi faccia degno
Di ragionar dell’alta donna mia;
In cui dimora senno e cortesìa,
10Magnanimo possente core altero
E disdegnoso e fero
In contro a chi l’invidia ingiustamente:
Però, cui acconsente
Di questa donna posseder sue gioie,
15E’ gustale con pace e senza noie.
     O donna bella mia! o bel paese!
O voi ch’avete la sua chioma in mano!
O gentil popolano,
Sia chi si vuole, ascolta il mio latino!
20Dimenticate le passate offese.
Questo vi provo con consiglio sano:
Tu perdoni allo strano;
Pensa che debbi al tuo concittadino!
Se tu non credi nel falso destino,


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