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SAVIOZZO DA SIENA |
II
A MARIA VERGINE
per la peste del mcccxl
Madre di Cristo glorïosa e pura,
Vergine benedetta immaculata,
3Donna del ciel colonna alta e sicura;
Sacratissima ancilla incoronata
Da quella sapienza e primo amore
6Per cui dall’angel fusti annunzïata;
Tu se’ quel vaso in cui l’alto fattore
Assunse carne nella sua virtute
9Per tôr de’ nostri padri il primo errore:
Tu fosti nave e porto di salute
De’ santi padri e nostra vera guida,
12Per quelle grazie c’hai dal ciel avute:
Tu se’ colei a cui tanto si grida
Misericordia e dov’ogni uom ricorre;
15O felice colui che in te si fida!
I’ non saprei già mai tanto disporre
Quanto una favilletta del tuo lume
18Porrìa più degna laude e gloria tôrre.
Ma tu, Madonna onde ’l beato fiume
Di virtù di clemenza e caritade
21Esce per grazia sempre e per costume,
Ascolta me, se nella tua pietade
Esaüdisti mai un cuor contrito,
24E guarda al pianto mio pien d’umiltade.
Tu vedi ’l detestabile partito
Non dico pur di me ma della terra
27Che sempre il nome tuo ha riverito.
Vedi l’ira di Dio che l’arco afferra:
Misericordia, madre! or tu sostiene,
30Chè rimedio non c’è se lo disserra.
Ecco la tua città che a te ne viene,
Siena che sempr’è stata ancilla e serva:
33Deh, madre mia, or non te ne sovviene?
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