Pagina:Le Rime di Cino da Pistoia.djvu/393


RIME

Di Buem di Sansogna
145Di Brandiborgo et ancor di Baviera
Biastemar i signor, da poi ch’eletto
Tu fosti per lor detto:
La paglia il ferro e l’oro e tua maniera
Maladir sento, e dire ad ogni passo
150— Di quel possi tu ber che bevve Crasso. —
     Canzon, vattene a Roma
Là dove Urbano troverai e Carlo:
Di’ a ciascun il ver com’io ti parlo.


(Da Sermoni e Lettere di F. Sacchetti, per cura di O. Gigli; Firenze, Le Monnier, 1857.)



XXVIII

CANZONE MORALE

per la morte di messer francesco petrarca

(1374)


     Gran festa ne fa il ciel, piange la terra,
Duolsene il purgatòr, stride lo ’nferno,
Poi che ’l Petrarca è morto fiorentino;
Colui che sempre avea co’ vizi guerra
5Cercando i modi santi e ’l regno eterno,
Tanto avea gli occhi verso ’l ciel divino.
Nelle tre teologiche fu fino,
Vincendo ognora con le cardinali;
Maestro delle sètte liberali;
10Con dolce stile e con vaga eloquenza;
Fonte di senno e fiume di scïenza;
Compositore d’ogni prosa e metro;
E, se lo vero impetro,
Isponitor de’ linguaggi diversi,
15Rinovator de’ passati costumi,
Munitor de’ perversi;
Dimostrator di leggi e di dottori,
Delle antiche virtù e degli autori.


— 387 —