Pagina:Le Rime di Cino da Pistoia.djvu/371


RIME

IV


     Questa che ’l cor m’accende
Col cor mi fugge e con gli occhi mi prende.
     Vaga della mia pena
4Ogn’or si fa; perchè con dolce sguardo
Al suo disìo mi mena,
Mostrando darmi quel che sempre è tardo.
Sì mi consumo et ardo,
8Seguendo chi mi guida e chi mi offende.




V


     Chi vide più bel nero
Di questo nero mai?
Qual più di questo bianco è bianco assai?
4     Intelletto non è che comprendesse
Qual è nel suo colore
Bianco vermiglio e biondo:
Nè mi credo che alcun già mai vedesse
8Rosa vïola o fiore
Sì colorito al mondo,
Quanto il viso giocondo,
O Amor, che dipint’hai
12D’intorno agli occhi dove preso m’hai!


(Questa e l’antecedente sono estratte dal tomo IV (1819) del Giornale Arcadico, ove furono stampate di sul cod. vat. che fu dell’Orsino: furono impresse con qualche piccola diversità anche nella cit. ediz. lucchese.)



— 365 —