Per far più brievi stili,
Saran pagati col gran prete errante.1
Volgomi al leofante2
Che fu del mondo tutto dominante, 280Che perderà le tre parti del cuore;
E il suo maggior dolore
Ragguaglierà il minore. — E la sua balia,
Ed il corno d’Italia,3
E le isole del zolfo e del foco,4 285E il côrso e il sardo loco,
Col lor traditor giuoco,
Piangeranno i lor morti
Ed i lor vivi torti;
E fia lor colpa e pena pareggiata. 290 Gente con gente cruda e dispietata,
Re contro a re armata;
E popoli e province stretti a’ ferri,
E di moltiplicati erri;
Di Ninive e di Tebe odo le strida 295E le troiane grida,
Gli stormi pompeiani e di Guiscardo,
E ’l figlio longobardo;
Attila Brenno Annibale affricano;
Tutti gli scempi che fe mai romano 300O Serse o Dario o Ciro o Maccabeo
O vuoi cristian saracino o giudeo;
Ceperan, Montaperto, Campaldino,
Altopascio..... e Montecatino.
Il giudicio divino 305Farà novelli a noi li detti scempi.
E fien propinqui i tempi
Che fia pestata la dolente salsa
Con molta gente falsa,
Serpi, sirene, nottole e leoni, 310Mosche, cani e scorpioni,