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RIME |
IX
La Madre vergin glorïosa piange
Sotto la croce, ove il Figliuolo a torto
Vede ferito sanguinente e morto,
Dicendo, lassa!, ne’ dolenti guai
— Per qual sua colpa, crudel morte pruova5
Lo mio figliuol, che a meraviglia nuova
Creato fu, lo partorii, lattai?
Così come suo par non nacque mai,
Non è simil dolore a quel ch’io porto,
Senza speranza mai d’alcun conforto.10
S’io veggio morta in croce ogni pietate
Verace fede speranza et amore
Nella mia creatura e creatore,
E spenta vita via e veritate;
Chi porrà fine alla mia infermitate,15
Rimasa sola in tempestoso porto?
No ’l so vedere; ond’io più mi sconforto. —
In più dolor sopra dolor ripiange
La sconsolata, com’ più mira scorto
Pendere in croce Cristo suo diporto.
(Queste tre ultime poesie son ricavate dalla Raccolta di rime antiche di diversi toscani, ecc., del Corbinelli.)
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