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RIME

A venir nella mente,
30Di ciò mi dee ciascun miglior tenere;
Chè almen si può vedere
Per manifesto segno,
Ch’ella m’ha fatto degno
D’esser di tanta e tal donna magione.
35     A simiglianza della gran vertute,
La qual, perchè si degna
D’alzar, bassar non può la sua grandezza,
Dico che ’l venir nella servitute
Di donna così degna
40Non è pur libertà ma somma altezza;
Chè, quand’uom si disprezza
Sotto degno signore,
Allor si fa maggiore
Che s’e’ si stime in più vil suggezione.
45     Fa’ che tu trovi la mia donna sola;
E con gran riverenza,
Ballata, a lei mi raccomanderai:
E poi nel cor le metti una parola,
E pongliela in credenza,
50Sì ch’e’ miei riprensor no ’l sappian mai:
E così le dirai
— Madonna, certa siate
Che nella veritate
No ’l cor ma gli occhi han presa correzione.—

(Dalle Rime di diversi antichi autori toscani in dieci libri raccolte, Firenze, Giunti, 1527.)