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RIME



XII

Dell’escusabile ignoranzia che non si lascia conducere per malizia de’ lusinghieri.


     Quell’è ’l signor di natural bontade
Degno d’onore e d’imperial grandezza
Che non crede a dolcezza di coloro,
Che sormontando van con l’arte loro:
5Furan l’onor di valorosi e degni:
E questo è quello onde nascon gli sdegni,
Per che si perde l’opre trïunfali,
E regge ’l corbo e sì fatti animali.



XIII

Della virtù dell’eloquenzia.


     O grazïoso e singolar diletto
Del bel parlar che con ragion procede!
Per lui si mostra e vede
Quanto conosce l’umano intelletto.



XIV

Degli effetti dell’eloquenzia.


     Del bel parlar s’acquista eccelso onore,
Ed alto frutto nasce
Che con diletto l’uom consola e pasce;
E tant’è dilettoso il suo valere,
5Che ciascun tragge al suo dolce piacere.



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