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GRAZIUOLO DE’ BAMBAGIUOLI |
IX
Quale dè’ essere lo virtuoso rettore al governo della sua città.
Non regga alcun signore a volontade,
Ma con pura ragione
Ami li suoi subbietti in unïone
Intento al ben della comunitade;
5Viva discreto affabile e piacente,
E farà a sè d’amore ogni uom servente.
X
Della virtù del ben comune.
Quant’è perfetto il ben, tanto più vale,
Quant’egli è più comun e generale;
Perchè ciascun contenta e satisface,
E nascene unïone e dolce pace.
XI
Del reggimento virtuoso della sua famiglia.
Tenga il signor famiglia di bontade,
Accorta d’onestade;
E sia ciascuno al suo fine ordinato:
E s’alcun fosse folle o vero ingrato
5No ’l tardi far lontano;
Perchè ne guasta mille un non ben sano.
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