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RIME



C


     Io guardo per li prati ogni fior bianco
Per rimembranza di quel dhe mi face
Sì vago di sospir ch’io ne chieggo anco:
     E mi rimembra della bianca parte
Che fa col verdebrun la bella taglia5,
La qual vestìo Amore
Nel tempo che, guardando Vener Marte,
Con quella sua saetta che più taglia
Mi diè per mezzo il core:
E quando l’aura move il bianco fiore,5
Rimembro de’ begli occhi il dolce bianco
Per cui lo mio desir mai non fu stanco.




CI


     Deh!, non mi domandar perch’io sospiri;
Ch’io ho testè una parola udita,
E svarïato ha tutti i miei desiri:
Fuor della terra la mia donna è gita;
     Ed ha lasciato me ’n pene e martìri5
Col cuore afflitto; e gli occhi l’han smarrita.
Parmi sentir che or mai la morte tiri
A fine, oh lasso!, la mia grave vita.
     Rimaser gli occhi di lor luce oscuri
Sì ch’altra donna non posso mirare;10
Ma, credendogli un poco rappagare,
     Veder fo loro spesso gli usci e’ muri
Della casa u’ s’andaro a innamorare
Di quella che lo cor fa sospirare.




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