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vani Giolito de’ Ferrari. Venezia 1588 appresso i Gioliti. — De Partu Virginis libri tres etrusco carmine redditi a comite Joa: Bartholomaeo Casaregio nunc primum conlati cum Vaticano, et Mediceo codice ec. cura et studio Antonii Francisci Gorii. Florentiae 1740 in 4to ex Typographia Cajetani Albizinii.

(5) Quanto al merito di questa invenzione sembra, che il Landi nel suo compendio della Storia Letteraria del Tiraboschi (tom. 4 pag. 344 dell’edizion di Venezia del 1804 þella traduzione del ch. ab. Antonio Moschini) voglia attribuirlo a Bernardo Tasso; ma io per verità duro fatica a crederlo, e perchè il Tasso nacque nel 1493, e il · Sannazaro nel 1458; e perchè è il Sannazaro stesso che di essere stato il primo in più luoghi delle opere sue va dicendo; e perchè Gregorio Giraldi, e Gerardo Giovanni Vossio me ne assicurano. Pure lasciando stare cotesti miei dubbj, sarà meglio vedere di quanto pregio siasi giudicato un tale ritrovamento, al qual fine piacemi riferire le parole stesse dell’illustre Sig. Consigliere Giambattista Corniani, che nel suo Commentario ragionato intorno i secoli della letteratura Italiana (stampato a Brescia nel 1806 per Nicolò Bettoni tomo IV. pag. 25) così si esprime: „Meritò applauso il Sannazaro per un altro genere di composizione in esametri, di cui può egli chiamarsi a ragione l’inventore. Da un Idilio di Teocrito, in cui vengono introdotti due pescatori, trasse l’idea delle sue Egloghe Pescatorie. Fontanelle gli seppe poco grado di questa sua introduzione. Egli pretende, che il Sannazaro abbia fatto un mal cambio dei pastori coi pescatori, mentre si dice, che la situazion di questi ul-