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libro primo 85

subito il Matto, battendosi il capo, gridò: Da te, o Savio, e non da altri è stata portata via la nostra sostanza, tanto più che la fossa è stata ricolmata! Rendimi ora la metà dell’avere, o io ne renderò informata la famiglia reale. — L’altro disse: Oh! non dir così, o malvagio. Io son veramente savio, nè io faccio di questi ladronecci. Perchè è stato detto:


Il sapïente guarda l’altrui donna
Come fosse sua madre e i beni altrui

Come zolle di terra e gli altri tutti
Riguarda sì come gli eguali sui. —


Così disputando se ne vennero al tribunale, e gridavano ingiuriandosi l’un l’altro. Ma quando i giudici ordinarono un giudizio di Dio, il Matto cominciò a gridare: Oh! questa maniera di processo io non l’ho mai veduta, perchè è stato detto:


Documenti si voglion procacciare
Allor che viene alcuno a disputare.

Se mancano, si cercan testimoni;


Se mancan testimoni, appella a Dio
E al suo giudizio l’uom ch’è saggio e pio.


Intanto, in questa faccenda mia, stanno in testimonio gli Dei della selva che dichiareranno quale di noi due è il ladro e quale l’onesto. — Dissero allora i giudici: Oh! tu hai parlato a proposito! Perchè è stato detto:


Quando in alcuna disputa
Un teste si trovò
Anche se vil di nascita,
Nessun mai provocò


Al giudizio di Dio;
Oh! quanto meno allora
Che in testimonio sta
La stessa Deità!


Con ciò noi abbiamo per questa faccenda una curiosità grande. Domani adunque, all’alba, si deve andar da voi due con noi insieme a quel luogo della selva. — Il Matto allora, venuto a casa sua, così parlò a suo padre: Babbo, tutta quella bella somma di denari è stata rubata da me al Savio ed essa diverrà del tutto nostra soltanto per una tua parola, altrimenti ne va la vita. — E l’altro disse: Figlio mio, di’ sùbito quella parola perchè io, pronunciandola, ti assicuri i denari. — Il Matto disse: Babbo, in quella selva c’è un albero di sami che ha una gran cavità nel mezzo. Tu ora devi cacciarviti dentro; domani mattina poi, quand’io farò l’attestazione della verità, tu griderai: «Il Savio è il ladro!» — Dopo cotesto, il Matto, fatte di gran mattino le abluzioni di rito, preceduto dal Savio e dai giudici, venuto ai piedi di quell’albero di sami, gridò ad alta voce:


Il sol, la luna, il fuoco, il cielo, il vento,
L’acqua, la terra, il cor, la mente, i due

Crepuscoli, col giorno e con la notte,


Con la Giustizia ancor, sanno dell’uomo
La condotta che sia nell’opre sue.


O beata divinità della selva, quello che di noi due è il ladro, tu lo manifesta! — Allora il padre del Matto che si stava nel cavo dell’albero, gridò: Udite! udite! Quella somma di denaro è stata portata via dal Savio! — Avendo inteso ciò, mentre tutti i giudici, con occhi spalancati per la meraviglia, andavano cercando nei loro libri la pena dovuta al Savio per aver rubato i denari, il Savio, ricinta quella cavità dell’albero di