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78 novelle indiane di visnusarma

gli disse tutto conturbato: O signore, si parta, si parta, se pure tu vuoi partire! — E il leone disse: A che, amico, mi fai paura? Parla! che è mai cotesto? — Ciaturaca disse: O signore, il Re della giustizia è crucciato con te e dice: «Da colui che pur mi chiamò in testimonio, mi è stato ucciso inopportunamente il mio cammellino. Perciò io mille volte mi ripiglierò da lui il mio cammello». Così avendo divisato, egli facendo gran conto del suo cammello, legata al collo del cammello che è capo della carovana, una campana, raccolta una turba di cammelli, padri e nonni, crucciati dell’uccisione del cammellino, è venuto qui per punire il suo nemico. — Il leone allora, quand’ebbe veduto tutto ciò da lontano, abbandonato il cammello morto, per timor della vita fuggì lontano, e Ciaturaca adagio adagio si mangiò la carne del cammello. Perciò io dico:


Per propria utilità, per far dispetto
Al suo nemico, se, come ne’ boschi

Fe’ Ciaturaca un dì, non mangia il savio,
Egli ha perduto il ben dell’intelletto. —


Partito così Damanaca, Sangivaca incominciò a pensare: Oimè che ho fatto io, per cui s’è potuto fare amicizia tra un erbivoro e un carnivoro! Perchè anche questo si dice bene a proposito:


L’uom che s’accosta a gente inaccessibile,
E serve a chi servir non è possibile,

Come la mula che divenne gravida,
Di morir presto è reso suscettibile.


Che fo io intanto? Dove vado? Come potrò star tranquillo? Tornerò io ancora presso di Pingalaca? Forse egli mi salverà, avendo ricorso alla sua proiezione, nè mi ucciderà. Perchè è stato detto:


Anche a chi di far bene in terra studiasi
Se in forza del destin sventure incolgono,

Per rimediarvi da chi è saggio ed abile
Espedïente adoprisi valevole,


Giacchè per tutto il mondo è reso celebre
Questo proverbio: «A chi col luoco scottasi
Molto giova le fiamme d’olio aspergere1,
Anche se il fuoco allor più forte levasi».


E poi:


Sempre quaggiù si coglie da’ mortali
Che bene opràr, che fùr leali e buoni,

Dell’opre il frutto, quale, o lieto o tristo,


All’uom procaccia il suo stesso costume.
Ciò ch’essere dovea, così s’avvera,
Nè luogo è dato a dubitar di tanto.


E poi, s’io vado altrove, ecco ch’io avrò la morte da qualche cattiva bestia carnivora. Meglio dunque averla dal leone. Perchè è stato detto:


Coi più potenti
A gareggiare
Chi s’arrabatta,
Più grave tocca
Poi la disfatta.
Ma pur dei denti


D’un elefante
Degna di lode
È la rottura,
Un monte a fendere
S’ei s’avventura2.

  1. In omaggio al dio Fuoco.
  2. Perchè ha il coraggio di mettersi a grandi imprese.