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libro primo 65

La brezzolina,
Qual uom che sa
Il pro’ ed il contro,


Scacciar vorrà,
Spargendo altr’acqua,
Il freddo che ha?

Però tu, senza alcun timore, fa di deporre le ova. Perchè è stato detto:

     
Dai saggi è detta sterile la madre,

Ben che feconda, quando il figlio suo,

Di danno per timor, lascia il suo loco.


E poi:


Oh! nascer mai non possa il scellerato
Che, del disprezzo dal malor vessato,

Vive pur anco, punto non vivendo1,
E chi lo partorì viene affliggendo! —


Mentre il picchio così parlava, la femmina, che conosceva il vero, parlando secondo capacità, diceva: Oh! cotesto è molto giusto, cioè:


A che serve il parlar grave?
Degli augelli o re, ti fai
Ben ridicolo quaggiù!


Questa è grossa! Anche un lepratto
Pari a quei d’un elefante
I bocconi manda giù!2


Il picchio disse: Che se ne fa, del mare? — Il Mare, come udì cotesto, pensò: Vedi superbia di questo verme di uccello! Intanto, si dice a proposito:


Il picchio dorme e i piè ritrae per tema

Che caschi il cielo sovra lui. Oh! dove,


Dove nel mondo orgoglio non si vede
Nato di sè da troppo alto concetto?3


Ora io per curiosità voglio vedere il valore di costui. Che potrà farmi egli se gli porto via le ova? — Così avendo pensato, stette ad aspettare. Allora, come ebbe deposto le ova, essendo andata la femmina del picchio a cercarsi da mangiare, il mare, approfittando del riflusso, se le portò via. Quando la femmina tornò, vedendo vuoto il luogo dove aveva deposto le ova, piangendo disse al picchio: Oh sciocco! t’era pur già stato detto prima da me che le ova sarebbero andate disperse nel riflusso del mare e che dovevamo andar più lontano! Ma tu, nella tua sciocchezza, per desiderio di far tutto per te, non hai seguito il mio consiglio. Eppure, si suol dire a proposito:


Degli amici che vònno il nostro bene,
Chi non segue il consiglio, in quella guisa

Della sciocca testuggine si perde
Quando dal legno suo si fa divisa. —


Il picchio disse: Come ciò? — E la femmina disse:

Racconto. — Abitava in mio stagno d’acque una testuggine di nome Cambugriva. Erano suoi amici due cigni di nome Sancata e Vicata che, avendo concepito grandissima affezione per lei, continuamente, venendo

  1. Vivendo indegnamente, è come se non vivesse.
  2. Pare un proverbio per dire che poco vale lo sputar sentenze e il prometter gran cose e il presumer troppo.
  3. Pare voglia dire che il picchio teme di tutto, anche delle cose impossibili, ma è superbo e presume troppo, come, del resto, fanno tutti.
Pizzi, Novelle Indiane di Visnusarma. — 5.