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libro primo 63\

Il serpe, anche se pesto sotto i piedi
E duramente rotto da un bastone,

Uccide l’uom ch’egli coi denti tocca.
Oh! quanto più crudel, quanto più duro


È il costume dell’uom! Tocca costui
In un orecchio alcun1, d’un altro intanto
Viene apprestando la rovina estrema.


E poi:


Oh! quanto del malvagio,
Simile a reo serpente2,
D’altri in far la rovina
È il modo differente!


Agli orecchi attaccato
S’è di costui e intanto
L’altro è bell’e spacciato.


Poichè le cose vanno così, che s’ha da fare? Io ne domando a te che mi sei amico. — Damanaca disse: A te starebbe bene l’andare in altro paese per non restar così ai servizi di siffatto re dappoco. Perchè è stato detto:


Quando ha offeso il suo signore,
Anche andando ben lontano
Non si addorme l’uom di core.


Di colui, accorto e desto,
A raggiunger l’offensore
Sempre il braccio è teso e presto.


Perciò, tranne l’azzuffarmi con lui, non v’è altro buon partito. Perchè è stato detto:


Quei che vònno andare in cielo,
Con loro atti da contriti,
Con lor cento ricchi doni,
Con lor bagni ai sacri liti,
Non raggiungon l’alte sedi
Cui raggiungono all’istante
Que’ valenti di gran core
Che lasciarono la vita
Della pugna nel fragore.
L’andare in cielo dopo morte e in vita
Bel nome aver, son due cospicui doni

Difficili a ottener, concessi ai forti.

Soltanto due viventi
Fanno quaggiù nel mondo
Miracoli e portenti3,


Il penitente errante
E chi pugnando è ucciso
Quando spingeasi avante.
Quando scorra sulla fronte
Caldo il sangue ad un eroe
E scendendo gli entri in bocca,
Nel guerriero sacrifizio4
Del licor5 che si consacra,
Parte debita gli tocca.
Quel premio che si ottiene dalla gente
Oro offerendo et altri doni, a torme

Saggi preti onorando, e con offerte
Molte di sacrificio acconciamente,
Amicamente, a’ sacri liti andando,
Abitando nell’eremo e bruciando

  1. Cioè calunnia alcuno presso di un altro.
  2. Eguale al serpente nel mordere, ma differente nel modo.
  3. Qui si traduce a discrezione una parola difficile. Il testo dice
    [testo sanscrito]sûryamandalabhedinau, che vuol dire: due che spaccano il disco del sole. Così traduce anche il Benfey, che ha: Die durbrechen der Sonne Kreis in dieser Welt.
  4. Sacrifizio fatto agli Dei per render grazie della vittoria.
  5. Il Soma, la sacra bevanda sacrificale.