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62 | novelle indiane di visnusarma |
Però fatti da una banda acciocchè io possa parlare a nostro signore. — Fatto ciò, Cratanaca facendosi avanti e inchinandosi, disse: O signore, questi non possono essere mangiati da te; perciò con la vita mia oggi si sostenga la tua e possa io conseguir grado di perfezione in questo e nell’altro mondo. Perchè è stato detto:
Com’ebbe detto ciò, ecco che ad un cenno del leone sbranatogli il ventre dal leopardo e dallo sciacallo e cavati gli occhi dal corvo, Cratanaca finì la vita e fu divorato da tutti quei birbaccioni astuti. Perciò io dico:
Fatto questo breve racconto, Sangivaca così riprese a dire a Damanaca: Intanto, amico mio, io ho riconosciuto che questo re ha una corte di birbanti e che perciò non può esser servito da gente per bene. Perchè è stato detto:
Egli è qual cigno che va via via
Di nibbi in compagnia.
E poi:
Ma da quel prence d’uopo è fuggir via
Ch’è quale un cigno e nibbi ha per ministri.
Certamente egli è stato messo in ira contro di me da qualche maligno, però egli parla così. Così è appunto. Perchè è stato detto:
Che volentieri le calunnie ascoltano,
Le menti fatue soglionsi commovere!
Intanto, si dice a proposito: