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50 | novelle indiane di visnusarma |
viaggio! Facciasi da te come desideri. — Damanaca allora, quando vide Pingalaca starsi solo senza Sangivaca, fattogli un inchino, se gli sedette dinanzi perchè Pingalaca gli disse: Ehi! perchè mai ti fai veder così di rado? — Damanaca disse: il re non aveva alcun bisogno di noi; però non son venuto. Vedendo tuttavia che vanno in rovina le faccende del re, io, nel mio smarrimento, col cuore turbato son venuto per parlarti. Perchè è stato detto:
L’uomo a colui che punto ei non vorria
Veder d’un tratto a terra rovinato. —
Udendo allora quel discorso pieno di significato, Pingalaca disse: Che vuoi tu dire? Parla! — E quegli disse: O signore, Sangivaca va macchinando insidie contro di voi. A me che ho la sua fiducia, egli ha detto così in un luogo appartato: «O Damanaca, io conosco omai il forte e il debole di Pingalaca. Però io, come l’avrò ucciso, sarò il re di tutti gli animali con te per ministro». — Pingalaca, udendo quel terribile discorso che gli parve un colpo di fulmine, tutto costernato non diceva nulla, e Damanaca, vedendo lo stato dell’animo suo, andava pensando: Costui è preso ancora dall’affetto per Sangivaca. Il re si rovina per cotesto suo ministro. Perchè è stato detto:
L’autorità
Quando un re dà,
Orgoglio il prende
Per gran stoltezza
Ed ei dell’obbedire, in quel suo vampo,
Sente stanchezza.
Di libertà
Desìo verrà.
Per tal desìo
Di far da sè.
Insidiando andrà la vita ancora
Del suo buon re.
Intanto cosa mai si convien fare? — Ma Pingalaca, avendo raccolto la mente, in qualche modo potè dire: O Damanaca, Sangivaca è un servitore che ci è caro come la nostra vita. Come mai potrebbe egli insidiarmi? — Damanaca disse: O signore, il dire servo o non servo è cosa che non va. Perchè è stato detto:
Pingalaca disse: Amico, quanto a Sangivaca, il mio pensiero non si è punto mutato, intanto, è stato detto egregiamente:
Damanaca disse: Qui appunto sta il malanno, perchè è stato detto: