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20 | novelle indiane di visnusarma |
a Pingalaca un inchino, venutosene di nuovo presso Sangivaca, gli disse con disprezzo: Vieni, vieni, malvagio bue! Pingalaca li chiama. A che più e più volte muggisci così, senz’alcun rispetto? — Ciò udendo, Sangivaca disse: Amico, chi è cotesto Pingalaca? — Ciò udendo, Damanaca, mostrando meraviglia, disse: Come non conosci tu il re Pingalaca? Aspetta un momento, e lo conoscerai dall’eletto! Non si sta egli forse, egli di nome Pingalaca, gran leone, là sotto al fico, circondato da tutti gli animali, elevato di mente nella sua gloria, signore delle ricchezze degli animali tutti? — Sangivaca allora, udendo cotesto, pensandosi di esser giunto alla sua morte, venne in grande costernazione, e disse: Amico, tu mi sembri di costume onesto e valente nel parlare. Se pertanto di necessità mi devi menar là, da parte del tuo signore mi si faccia la grazia di darmi un salvacondotto. — Damanaca disse: Oh! tu hai detto bene a proposito! tale, in fatti, è la regola. Perchè è stato detto:
Ma da nessuno per nessuna guisa
Andar puossi d’un re in fondo al pensiero.
Tu però intanto sta qui finchè poi, quando avrò obbligato colui a questo fatto, io ti meni là da lui. —
Dopo ciò, Damanaca, venuto presso Pingalaca, così disse: O signore, quello non è un animale dei soliti. Quel toro, che è poi la cavalcatura del beato Siva, da me dimandato, m’ha risposto così: «Io dal dio Siva, perchè era contento di me, sono stato qui mandato a brucar le punte delle erbe nelle vicinanze della Yamuna. Che più? questa selva mi è stata data dal dio beato appunto per mio sollazzo». — Pingalaca disse: Ora sì che da me si sa il vero! Non senza il favore degli Dei cotesti erbivoi si aggirano muggendo e senza timore per questa selva piena di serpenti. Intanto, che hai risposto tu? — Damanaca disse: O signore, da me fu risposto così: «Poichè questa selva è il dominio di un leone di nome Pingalaca, mio signore, che è appunto la cavalcatura della dea Ciandica1, così se tu vieni da lui, gli sarai ospite gradito. Come sarai venuto da lui, stando con fraterno amore insieme, il tempo si passerà da voi in un sol luogo, avendo in comune il mangiare, il bere, i divertimenti e tutte le altre faccende». Da lui allora mi fu detto tutto questo in risposta: «Da parte del tuo padrone, disse, mi si dia il dono del salvacondotto». A questo proposito il re comandi. — Ciò udendo, Pingalaca con giubilo rispose: Bene, o sapiente! bene, o maestro di tutti i ministri! Egregiamente, consigliandoti in modo conforme al mio cuore, fu risposto da te! Però si deve dar subito il dono del salvacondotto. Egli intanto, come sia richiesto da te d’un salvacondotto per me, si meni qui al più presto. Perchè a proposito si suol dire:
- ↑ Nome della sposa di Siva.