Pagina:Le Novelle Indiane Di Visnusarma, UTET, 1896.djvu/21


libro primo 13

dopo tanto tempo? — Damanaca disse: Da noi non può venire alcuna utilità al re; pure, ciò che è a proposito nel tempo presente per voi, si deve dire, perchè vi può essere utilità per i re da parte dei grandi, dei medii e anche degl’infimi. Perchè fu detto:


     Una pagliuzza sempre può giovare
Anche ad un re, gli orecchi per grattare


O i denti stuzzicar. Quanto più l’uomo!
L’uom che ha pur corpo e mani e può

[parlare.



Noi intanto che siamo servi del re nati in sua casa, gli siam fedeli anche nelle sventure sebbene non abbiamo il nostro vero ufficio; ciò che veramente non è degno di lui. Ed è stato detto:


     Al degno posto devonsi ordinare
E servi e gemme, nè si avvince al piede
Col dir: Così vogl’io! gemma frontale.


     Anche se ricco e nobile
E regnator legittimo,
Non ha dai servi ossequio
Quel re che ignora lor virtudi e pregi.


E poi:


     Messo tra gl’inferiori e trascurato
Nelle accoglienze a’ pari suoi dovute.
Non messo al posto ch’egli ha meritato;


Ecco le tre ragioni
Per che il servo il suo principe abbandoni.


Perchè poi il re, per sua inconsideratezza, assegni un posto infimo e negletto a quei servi che sono degni d’alto ufficio, ed essi poi là non vogliano rimanere, cotesto è colpa del re, non già di loro. Ed è stato detto:


     Se in vil stagno una gemma si lega
Di castone degnissima d’oro,


Non tintinna, non brilla, ma il fallo
Di chi là l’incastrò, sempre allega.


Per quello poi che il mio signore dice: «Dopo gran tempo tu ti fai vedere!» questo ancora si ascolti, perchè è stato detto:


     Dove tra la man dritta e la mancina
Distinguer non si sa,
Qual valentuom di testa integra e fina
A far soggiorno andrà?

Vicino a quelli
Di cui la mente
Confonde un vetro
Con una gemma
E con un vetro
Scambia una gemma,
Nemmen di nome
Si stanno i servi.
In quel paese ove non è chi sappia,
Non han valor le perle nate in mare.}}

Per soli tre quattrini
Sogliono il ciandracanta1 trafficare,
D’Abira nella terra2, i contadini.
     Là ’ve tra il zafferano
E tra il rubin giallastro
Non è diversità3,
Un trafficar di gemme
Come far si potrà?
     Quando d’ugual ragione
Con tutti i servi suoi
Comportasi il padrone,
Torna ogni sforzo vano
Di chi potria toccar grado sovrano4.
     Star senza servi — non può il signore,

  1. Il ciandrakânta (amante della luna) è una pietra favolosa, preziosissima, che risplende soltanto al chiaror della luna.
  2. Gli Abiri (Abhirâs) popoli dispregiati e rozzi.
  3. Cioè non se ne conosce la differenza.
  4. Cioè di quelli che potrebbero occupare alti uffici.