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12 novelle indiane di visnusarma


Carataca disse:


Ad accostar difficili
Son veramente i principi,
Quai monti che pur donano


     Ogni gran cosa. D’aspidi
     Tutti son pieni, asperrimi,
     Ripidi, inaccessibili.


E poi:


Tortüoso, di scaglie coperto1,
Traditore, di trappole esperto,
Degli amici uccisor, fraudolente,


     Di malie vinto all’arti sovente2,
     È ogni principe ed ogni serpente.


E poi:


     Bilingui, facitor d’opre dolenti,
Vagheggianti alle colpe più perverse.
Veggon da lungo i re, come i serpenti.
     Quei che son cari ai principi,
Ove anche poco sbaglino,
Dentro la fiamma abbruciano
Come farfalle stupide.
     Difficile a toccar grado reale
Che pur s’onora da tutta la gente;
Ma, come al grado avvien sacerdotale,
Per picciol fallo rendesi perdente.


Difficile a raggiungere,
Difficile a toccare,
Difficile a serbare,
Felicità dei re;
Ma lungamente stabile
Resta, come acqua molta
Entro allo stagno accolta,
Tutta ristretta in sè. —


Damanaca disse: Ciò è vero, ma pure


     E di questo e di quello comportandosi
Secondo la natura ed acconciandosi,
E questo e quello tragge il sapïente
Al suo voler, sollecito adoprandosi.
     L’andar secondo volontà del sire
Pur fa bene a chi vive sottomesso;
Da chi s’acconcia a volontà d’altrui
Anche i mostri si possono asservire.


Encomiastico sermone
Nello sdegno del padrone,
L’amor dato a chi egli amò,
L’odio dato a chi egli odiò,
E l’elogio ai doni suoi,
Norme son per trarlo poi,
Senza magica virtù,
Alla nostra servitù. —

Carataca disse: Ebbene! se così hai deliberato, viaggio felice! e si faccia il tuo desiderio. — E l’altro, fattagli riverenza, si mosse per andar nel cospetto di Pingalaca. Pingalaca allora, vedendo venir Damanaca, disse al custode della porta: Mettasi da parte la bacchetta3. Damanaca, che è figlio del nostro antico ministro, non si deve impedire dall’entrare. Si faccia entrare perciò dentro il secondo circolo. — E l’altro disse: Così appunto come ha detto vostra Maestà! — Allora Damanaca, facendosi avanti, com’ebbe inchinato Pingalaca, si sedette al luogo che gli fu indicato; e quello, stendendogli la mano destra fornita di punte acute d’unghie, con segno d’onore gli disse: E sii felice tu pure! E perchè ti fai tu vedere

  1. Perchè il serpente ha le scaglie e il re porta le maglie per la difesa del corpo.
  2. Perchè i serpenti si lasciano incantare e i re si lasciano infinocchiare, ovvero credono nella magia.
  3. Insegna del regio portinaio per impedire che alcuno entri o s’accosti.