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178 novelle indiane di visnusarma

Cioè nessuno è inaccessibile alle sventure. Perchè è stato detto:


Di Rama l’esiglio,
Di Bali l’arresto,
De’ figli di Pandu
Il loco foresto,
Di Nala signore
L’uscita dal regno,
De’ Vrisni la morte,
D’Argiuna l’indegno
Danzar col maestro,
Di Lanca del re
L’immensa rovina,
Se pensi fra te,
Oh! tutti i viventi
Oppressi, dirai,
Qui son dal destino!
Chi dunque? chi mai
Da lui securtà
Quaggiù troverà?1
E Dasarata ov’è, d’Indra l’amico,
Già fatto degno di salire al cielo?

E Sagara dov’è, prence che il flutto
Frenò vasto dell’acque? e dove è quello
Che da una man nascea, figlio di Vena?
E Manu ov’è che essenza avea di sole?
Il fato che potente suscitolli
A vita un giorno, al nulla, ecco! gli ha resi2.

Dei tre mondi vincitore,
Dove andò re Mandatare,
De’ suoi voli osservatore?
Dove il sire dei Celesti
Nahusa? dove il chiomato
Ch’ehhe già i consigli onesti?
Co’ lor nobili elefanti.
Co’ lor carri, elli che assisi
Già si stavan tutti quanti
Su’ lor troni, dalla gente
Son creduti ebber colesto
Dal destino prepotente,
Ma il destin li tolse poi
Via ciascun dai lochi suoi.


Ancora:


Prenci, ministri,
Vaghe donzelle,
Orti e giardini,
Quei, questi, quelle,


Ratto che il Fato
Li discopri,
Tutto sparì.


Così adunque, avendo conseguito la fortuna regale che pure è instabile come l’orecchio di un elefante ebbro d’amore, fa tu ora di goderne insistendo nella saviezza.

Così finisce il terzo libro, detto della guerra dei corvi e dei gufi, del Panciatantra già composto dall’inclito Visnusarma.


  1. Si accenna qui a molti fatti dell’antica epopea. Rama andò quattordici anni in esiglio per un voto del padre; i figli di Pandhu stettero lungamente nelle selve, perduto il regno; Naia perdette il regno al giuoco dei dadi; Bali fu vinto da Visnu e cacciato nell’inferno; i Vrisni dal commentatore indiano sono eguagliati ai Yaduidi, nome di una razza discendente da Yadu (?); Argiuna dovette danzare in casa di Virata; Ravana re di Lanca (Geylan) fu vinto da Rama.
  2. Dasarata re di Àyodya, padre di Rama; Sagara fece discendere in terra le acque
    del Gange che prima erano in cielo. Pritu, figlio di Vena, fu fatto nascere per scongiuri di certi eremiti dalla mano destra di esso Vena già stato da loro ucciso. Manu, figlio del sole, il legislatore, ecc.