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libro terzo 171
Da quelli che han paura, quella qualunque via,
Purchè meni allo scopo, sublime o bassa sia,

Con mente accorta e destra seguasi sempre. Un giorno,
Un prode incoronato1, con un legame adorno,
Di donna in guisa, avvinte ebbe le mani aitanti
In dar tremendi colpi, atte alle imprese grandi,

A proboscidi eguali di nobili elefanti.

Sire, anche l’uom ch’è forte e sapïente,
Conoscitor d’occasion propizia,

Abitar presso abietta e trista gente
Che parla in guisa di scoppiar di tuono,
Dee pur talvolta. Bima2, quel possente,
Forse che non restò là nella casa
De’ Matsi un giorno e vesti ebbe di cuoco,
La cucchiara quand’egli in man brandia
Affaticato e il fumo l’anneria?

Questa o quell’opera,
Lecita o illecita,
Qual già nell’animo
Immaginavasi,
Allor che capiti
Danno qualsiasi,
Dal savio facciasi,
Che il tempo acconcio
Guarda e considera.
L’eroe fortissimo3
Che fra terribili
Mani stringeasi
L’arco suo Candiva,
Atto vastissime
Turbe a sconfiggere,
Forse che in aureo
Cinto non videsi,
Con molto ridere,
Con molta fregola,
Far capitomboli
E balli in circolo?


Il sapïente che pur vuol raggiungere
Inclito scopo, anche se forte d’anima,

Nelle sventure che gli Dei ci mandano,
Frenando l’ardor suo, fermezza prendasi
Di core acconciamente. Ecco! Yudìstira4,
Benchè li suoi fratelli l’attorniassero
A Yama, Indra e Cuvera in tutto simili5,
Ben che di gran virtù, forse che reggere
Non volle, afflitto, per età lunghissima
De’ penitenti un giorno il bordon triplice?

I figli di Cunti6
Gagliardi e possenti,
Di nascita illustri,
Di corpo avvenenti,
Servendo a Virata7
Addetti restàr,
De’ bovi le mandre
Intenti a guardar.
Anche adorna d’ogni pregio
Che ha con sè la giovinezza,
Anche se non trova in terra
Chi l’uguagli di bellezza,
Anche se di nobil sangue,
Pari a Lacsmi8 in leggiadria,
Alla donna il reo destino
Qualche gran malanno invia.
Forse che, al comando altrui
Con dispregio sottomessa,
Dalle ancelle con orgoglio
Come schiava manomessa,

  1. Argiuna, uno degli eroi del Mahabharata.
  2. Bhima, eroe del Mahabharata.
  3. Argiuna.
  4. Yudhishthira, eroe del Mahabharata, il primo dei Pandhuidi.
  5. I fratelli di Yudhishthira sono Argiuna, Bhima, Nakula, Sahadeva, qui equiparati ad lndra il re degli Dei, a Yama dio e signore dei morti, a Kuvera dio delle ricchezze sotterranee.
  6. Nakula e Sahadeva, figli di Kunti che fu sposa di Pandhu, secondo il Mahabharata.
  7. Antico re dei Matsi. Virata (Virata) è nome di forma pracrita; in sanscrito
    suonerebbe Virastra (Viràshtra).
  8. La dea della fortuna.