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libro terzo | 171 |
Da quelli che han paura, quella qualunque via, Purchè meni allo scopo, sublime o bassa sia,Con mente accorta e destra seguasi sempre. Un giorno, |
Abitar presso abietta e trista gente
Che parla in guisa di scoppiar di tuono,
Dee pur talvolta. Bima2, quel possente,
Forse che non restò là nella casa
De’ Matsi un giorno e vesti ebbe di cuoco,
La cucchiara quand’egli in man brandia
Affaticato e il fumo l’anneria?
Nelle sventure che gli Dei ci mandano,
Frenando l’ardor suo, fermezza prendasi
Di core acconciamente. Ecco! Yudìstira4,
Benchè li suoi fratelli l’attorniassero
A Yama, Indra e Cuvera in tutto simili5,
Ben che di gran virtù, forse che reggere
Non volle, afflitto, per età lunghissima
De’ penitenti un giorno il bordon triplice?
- ↑ Argiuna, uno degli eroi del Mahabharata.
- ↑ Bhima, eroe del Mahabharata.
- ↑ Argiuna.
- ↑ Yudhishthira, eroe del Mahabharata, il primo dei Pandhuidi.
- ↑ I fratelli di Yudhishthira sono Argiuna, Bhima, Nakula, Sahadeva, qui equiparati ad lndra il re degli Dei, a Yama dio e signore dei morti, a Kuvera dio delle ricchezze sotterranee.
- ↑ Nakula e Sahadeva, figli di Kunti che fu sposa di Pandhu, secondo il Mahabharata.
- ↑ Antico re dei Matsi. Virata (Virata) è nome di forma pracrita; in sanscrito
suonerebbe Virastra (Viràshtra). - ↑ La dea della fortuna.