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libro primo | 9 |
Carataca disse: Noi due, intanto, siam gente dappoco. A che dunque occuparci di questa faccenda? Perchè è stato detto:
L’uom sapïente che non dimandato
Stolto favella al cospetto d’un sire.
Dalla gente, non sol tocca disprezzo.
Ma pur anche dileggio e contumelie.
E poi:
Damanaca disse: O fratello, non dir così, perchè è stato detto:
Ma l’uomo di valor nullo diventa
Se la corte del re più non frequenta.
E poi:
Quei ministri che i modi conoscono
Del piacere e dell’ira d’un re,
Bello bello di sotto sel pongono
S’anche strano e volubile egli è.
Sia dato in pena fino al dì che muore,
Attorno mendicar continuamente.
«Oh! poca cosa ch’è domare un prence!»,
Dicono i saggi e gli uomini prestanti.
Il sandalo odoroso
Sul Malaya soltanto suol fiorire2.
Doni son di propizio signore. —
Carataca disse: Dunque che pensi tu di fare? — E quegli disse: Questo nostro signore, cioè Pingalaca, insieme col suo seguito è spaventato. Perciò io, andando da lui, come avrò risaputo la cagione del suo sgomento, gliel torrò via con uno almeno di questi spedienti, che sono la pace, la guerra,