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libro terzo 135

E poi, noi siam stati sopraffatti da lui. Se pertanto noi facciamo un solo motto per l’alleanza, egli si farà anche più oltraggioso. Ora, è stato detto:


Quando il nemico
Per quattro modi1
Si può domare,
Inutil’opra
È il lusingare2.
Forse che il medico
D’acqua cosparge
Corpo ammalato


Quando per febbre
Tutto è sudato?
A nemico ch’è adirato,
Le lusinghe e le moine
Il suo sdegno hanno infiammato.
Quando cascavi repente,
Così fan le stille d’acqua
Dento al burro ch’è bollente.


Se poi così si dice che il nemico è potente, nemmen cotesta è ragione buona. Perchè è stato detto:


Un piccino ammazzar può
Un nemico anche grossissimo,
Di coraggio ove s’armò;


Così ottiene potestà
Su grossissimo elefante
Tal che un fil di voce ha.


Nemici che non vinconsi di forza,
Vincer si dènno con arte sottile.

De’ Chichàchi fe’ un dì scempio e macello

Bima3, assunta una veste femminile.


E poi:


Vengono in potestà sempre i nemici
D’un re, come la morte

In dar le pene sue tremendo e forte;
D’un re di cor pietoso, i suoi nemici
Tanto si dàn pensiero
Quanto d’un fuscellin leggier leggiero.

Che si fa di tal che al mondo
Fu prodotto inutilmente
Disfiorando della madre
L’età giovane e piacente,
Di cui tosto si cancella


Ogni pregio per li pregi
Onde ogn’altro più s’abbella?
Quella fortuna che di macchie rosse
Non s’infiora di sangue di nemici,

Anche se cara, a dar mai non si mosse
Gandi, de’ forti al cor, pieni e felici.

Quel re, di cui la terra unqua bagnata
Non fu di stille di nemico sangue,

Non di pianto di donne di nemici,
Qual gloria in vita sua s’è procacciata? —


Così adunque Sangivin manifestò questo suo consiglio di far la guerra. Dopo di che, avendo dato ascolto, il re interrogò Anugivin, dicendo: Anche tu, o caro, facci ora conoscere il tuo avviso. — E quegli disse: Signore, il nemico nostro è malvagio, soverchiante di forza e disfrenato; e però non è bene far con colui nè la guerra nè la pace. Soltanto io credo che noi ci dobbiam muovere. Perchè è stato detto:


Non la pace, non la guerra
Con nemico ch’è oltraggioso,
Difrenato e rïottoso,


Ma di muoversi e d’andar
Sempre i saggi consigliâr.
Di due maniere è il muoversi.

  1. Gli altri modi di trattar col nemico, ricordati di sopra.
  2. Perchè ciò lo rende più che mai oltraggioso e superbo.
  3. Bima (propr. Bhima), un eroe del Mahabharata. Chiciachi (propr. Kiciakâs) è il nome d’una razza conquistata dagli Arii tra l’Indo e il Gange.