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130 | novelle indiane di visnusarma |
E poi:
Nei dì della sventura
Levansi contro gii odi.
Oh! veramente assai
In ogni buco1 i guai.
Oh! da chi mai è stato detto con tanta giustizia? che
Ma, in quel momento, ecco giunger pur là Citranga e Lagupatanaca che altamente piangevano. Hiraniaca allore disse: Oh! perchè questo inutile lamento? Fino a che Mantaraca non sia menato lontano dalla nostra vista, si deve pensare a qualche espediente per liberarlo. Perchè è stato detto:
Ancora:
Per liberar persona ch’è caduta
In qualche gran malanno, altro rimedio
Del consigliarsi non è a suggerire. —
Ciò udendo, il corvo disse: Oh! se così è, si eseguisca un mio consiglio. Vada Citranga sulla via del cacciatore, poi, presso a un qualche stagno, si lasci cadere esanime sulla sponda. Io allora, posatomi sulla sua testa, gliela piluccherò con leggieri colpi di becco, perchè quello scellerato di cacciatore, credendola morta ai colpi del mio becco, gettato a terra Mantaraca, corra dietro alla preda. Tu allora rosicchierai i legami d’erba a Mantaraca perchè esso sollecitamente si cacci dentro allo stagno. — Citranga disse: Eccellente il consiglio che tu hai pensato! Ora si può dire che Mantaraca è libero. Perchè è stato detto: