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94 novelle indiane di visnusarma

quei granelli di riso come altrettanti semi di veleno mortale, si tennero nascosti. Intanto, il re dei colombi, di nome Cilragriva, che con un seguito di mille colombi errava qua e là in cerca di cibo, vide da lontano i granelli perchè egli, sebbene ammonito da Lagupatanaca, tratto dall’ingordigia della gola si precipitò per divorarli e restò preso con tutto il suo sèguito. A proposito, intanto, si suol dire:


Non prevista la morte addosso capita,
Sì come ai pesci che abitan nell’acque,

A tutti quei (nè punto se n’avvedono)
Cui troppo contentar la gola piacque.


Se non che, cotesto avviene appunto per l’avversità del fato, nè in ciò si trova alcuna colpa. Perchè è stato detto:


E Paulastia come mai
Nel rapir la donna altrui
Non conobbe i torti sui?
E da Rama come mai
Non fu scorta l’aurea fiera
Che un’antilope non era?


Yudistira come mai,
Dal gettar dei dadi, tratto
In disgrazia fu d’un tratto!
Sempre, sempre casca il senno
Quando gli uomini, assaliti
Dal malanno, son storditi1.


E poi:


Se avvinti ai ceppi
Son della morte,
Se tocco2 il senno
Han dalla sorte,


Incespicando
Per torta via
Anche dei grandi
La mente svia.


Intanto l’uccellatore, quando vide esser stati presi i colombi, con cuor gioioso accorse, levando in alto un bastone per ammazzarli. Ma Citragriva, sebbene si vedesse preso con tutto il suo sèguito e scorgesse l’uccellatore che s’avanzava, disse ai colombi: Oh! non temete! Perche è stato detto:


Tale, a cui nella sventura
La prudenza non vien meno
(Dubbio alcuno in ciò non ha),


Si raccoglie al porto in seno
Con l’aita ch’essa dà.


E poi:


Sempre ugual dei grandi il core
Nella sorte o buona o mala;


Quando spunta, il sol rosseggia,
E rosseggia quando cala.


Noi tutti pertanto, levandoci a volo d’un tratto e traendo con noi la rete come saremo in luogo dove l’uccellatore non ci potrà vedete, l’avremo libertà. Ma se voi, inviliti dal timore, non vi leverete subito a volo, avrete la morte. Perchè è stato detto:


Lunghi e sottili
Son sempre i fili;


Ma insiem congiunti
Son forti i fili.

  1. È la dottrina del Quos Deus vult perdere, Deus dementat. — Paulastia, patronimico di Ravana signore di Lanca (Ceylan), rapì Sita la moglie di Rama, e Rama fu tratto lontano di Sita nella selva da una gazzella aurea che era, invece, un seguace di Ravana, trasformato. Ciò si legge nel Ramayana. Il Mahabharata poi racconta del re Yudistira che perdette al giuoco dei dadi la moglie, i fratelli e il regno.
  2. Guasto.