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che potevano preferivan di leggere Naturalisti, Istorici, e Poeti, come sempre si usò, e come si usa pur al presente, che a leggere libri morali il più della gente si annoja. Quelle altre letture valgono a render cara e comune la civiltà, ingentiliscono a poco a poco le nazioni, ma non hanno il potere di far gli uomini Buoni nè nel senso filosofico nè nel religioso di questa parola.

Le vere e sane Dottrine, la buona ed utile Morale, non possono venir che dall'Alto, e non è possibile che si faccian conoscere e professare dalla gran massa del popolo se non pel solo mezzo della predicazione avvalorata da buoni esempi di condotta da parte de' predicatori. Questo era privilegio riservato al solo Cristianesimo fondato da un Dio predicatore. Il Cristianesimo predicato da uomini santi mandati da Lui ai popoli soggetti al romano impero, proponendo a credere veri Dogmi (dottrine) e ingiungendo la pratica di sana e santa Morale, rettificò il pensare, e condusse al bene l’operar delle genti. Esso pose fine ai funestissimi romani divorzii che il matrimonio avean convertito in concubinato; alla eccessiva paterna autorità di cui troppo si abusava per molte cause con ispietatezza, vendendo e fin uccidendo i propri figliuoli; all'uso inumano di possedere e trattare uomini col nome di schiavi come si possedono e trattano bestie, e talvolta ancora peggio; ai brutali passatempi di ordinare accoltellamenti di gladiatori, e di assistervi come a grato rallegrante spettacolo; e a più altre costumanze de' troppo ammirati e lodati Romani dalla natural legge, e da ogni umano sentimento vie-