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che questi col proprio italico idioma introdussero qui anche termini greci imparati dai Pelasgi, e da altri coloni venuti dalla Grecia in Italia; e penultimoFonte/commento: 76 che i romani ultimi venuti, fecero prevalere, spezialmente nella Rezia meridionale, il Latino all'Etrusco ed al Celtico parlato in tutto il paese dai primitivi abitatori, e più tardi rinovato nelle parti verso occidente dai Galli, Celti ancor essi. Così le ricerche dei Dotti intorno alle antiche lingue parlate nella Rezia confermano quanto ne insegna l'Istoria, e la Istoria offre schiarimento ai loro trovati, ed ajuto per metter ordine alla successione dell'uno all'altro de' varii linguaggi.
Del governo, de' costumi, e della religione de' Trentini antichi è difficile parlare con ordine e con precisa verità; non perché manchino le notizie, ma perché a cagione del mescolamento de' varii popoli, nonché della lontananza de' tempi, non è sempre possibile discernere bene di qual popolo e di qual tempo inteso abbiano gli scrittori parlare. I loro racconti si riferiscono sempre alli Rezii, ma resta dubbio a quali; se agli antichi che noi dicemmo essere stati Celti, o ai posteriori Etrusci nella Rezia dominanti. Io dirò di quello ch'è meno incerto, ed ha in sè maggiore importanza.
Gli scrittori che dissero de' Rezii in generale ci raccontano d'essi verità, e falsità. Vero è che nella Rezia erano alcune città, e molti castelli fortificati. E se questo è detto de' tempi vicini alla romana invasione, ognuno dee tuttavia ammettere che que' castelli, e quelle città erano testimoni della lontana an-